domenica 11 gennaio 2009

Filadelfio Aparo

Fu assassinato in un agguato di mafia, la mattina dell'11 gennaio, a Palermo, in Piazza Ten. Anelli, con numerosi colpi di lupara.
Si era arruolato nel 1956 ed aveva prestato servizio a Bari, Taranto, Nettuno e, da ultimo, alla Questura di Palermo, Squadra Mobile, prima nella sezione antirapine e poi alla catturandi. Per il suo coraggio e la dedizione al dovere meritò numerosi premi e riconoscimenti. In particolare gli fu riconosciuto l'avanzamento al grado di appuntato, conseguito nel 1968 per il coraggio dimostrato nel corso di un'operazione conclusasi con la cattura di un rapinatore nonché un encomio solenne riconosciutogli nel 1978, quando, in servizio con altri colleghi, riconobbe due pericolosi latitanti e con decisiva e coraggiosa azione riuscì a bloccare l'autovettura dei malviventi, arrestandoli dopo una violenta colluttazione. Il suo assassinio, quasi certamente, si deve alla vendetta delle cosche o alla decisione di eliminare un “segugio” particolarmente efficiente e pericoloso o, probabilmente, ad entrambi i motivi.
Lasciò la moglie e tre bambini, il più piccolo dei quali di 1 anno.

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