lunedì 23 marzo 2009
ATR72, Capo Gallo, 6 agosto 2005
Il gup di Palermo Vittorio Anania ha condannato, complessivamente, a 62 anni di carcere sette delle nove persone accusate dell'incidente aereo avvenuto il 6 agosto del 2005 a un Atr 72 della compagnia tunisina Tuninter, ammarato a largo delle coste palermitane.
Il disastro fece 16 vittime; 23 i superstiti. Gli imputati - i due piloti del velivolo e sette tra tecnici e dirigenti della compagnia -, tutti tunisini, ripondevano, a vario titolo, di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose gravissime. L'aereo, partito da Bari, era diretto a Djerba, in Tunisia.
Queste le condanne inflitte dal gup di Palermo: 10 anni per il comandante dell'aereo Chafik Gharby e il copilota Ali' Kebaier. Nove anni la pena inflitta al direttore generale della Tuninter Moncef Zouari e al direttore tecnico Zoueir Chetouane. Otto anni la pena decisa per il responsabile del reparto manutenzione Zouehir Siala e al meccanico Chaed Nebil. Otto anni la pena inflitta al responsabile della squadra manutenzione Rhouma Bel Haj. Assolti i i capisquadra Fouad Rouissi e Lofti Ben Jemia.
Gli imputati non erano presenti. Al processo si erano costituiti parte civile Vito Albergo, zio di Barbara Baldacci, una delle vittime, unico familiare a non avere accettato il risarcimento offerto dalla compagnia, a cui sono stati liquidati 30 mila euro e la Fondazione 8 ottobre, costituita dopo il disastro di Linate dell'8 ottobre del 2001, che ha avuto 15 mila euro. Il processo si e' svolto col rito abbreviato.
fonte: ansa.it
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