giovedì 28 maggio 2009

piazzadellaloggia


Il 28 maggio 1974 a Brescia, durante una manifestazione antifascista, scoppia una bomba, mentre il sindacalista Franco Castrezzati sta parlando dal palco.Le ultime parole "a Milano ...".Poi una fiamma e uno scoppio: la bomba è stata collocata in un cestino sotto i portici, dove la gente si è radunata, perchè fuori piove.Lo scoppio, la morte, il terrore "fermi, state fermi .. compagni e amici .. state calmi ...".C'è l'inferno quel giorno in piazza della Loggia, a Brescia in Italia nel 1974.La bomba causa 6 morti subito, che diventeranno 8 in seguito, e 94 feriti.Ma non sono solo i morti: ci sono anche i familiari delle vittime: il marito di Livia, il fratello di Luigi, che poi si costituiranno parte civile nell'associazione vittime di Piazza della Loggia.La manifestazione era stata organizzata contro il clima di intimidazioni, di aggressione, di tensione che in quei mesi si stava alimentando a Brescia.Una microconflittualità quotidiana, la chiama l'attuale sindaco Corsini. Tensione di stampo neofascista. Dopo il periodo dell'autunno caldo, dove molti imprenditori rifiutano i confronti con i sindacati preferendo scelte unilaterali, dopo gli scontri .. qualcuno nelle stanze del potere vuole una modello “forte” dello Stato.Per quel motivo la gente andava a manifestare a Brescia.Al funerale arrivano da tutta Italia 60000 persone: il servizio d'ordine è affidato al sindacato.Il presidente della Repubblica Leone e quello del Consiglio Rumor vengono fischiati.Perchè lo sanno tutti a Brescia di che stampo è quella strage.Perchè Leone e Rumor hanno accettato i voti dell'MSI per governare.
La strage di piazza della Loggia matura in un periodo particolare: non è la prima bomba del periodo:

Piazza Fontana, 12/12/1969. 12 morti.
Gioia Tauro, 12/7/1970. 6 morti.
Strage di Peteano, 31/5/1972 3 carabinieri morti.
Bomba alla questura di Milano, 17/5/1973. 4 morti.
Italicus, treno Roma Brennero, 4/8/1974. 12 morti.
Piazza della Loggia non è la prima e non sarà l'ultima.
Stragi nere, stragi fasciste, stragi politiche.

Qualcosa di strano si avverte subito, dietro la bomba: i carabinieri sono stati ritirati dalla piazza; nessuno ha controllato i cestini sotto i portici.Qualcuno ordina ai Vigili del Fuoco di pulire la piazza con gli idranti (e perdere così preziosi indizi); chi ha dato l'ordine? Il questore? E' già in atto il consueto depistaggio?Negli ospedali vengono estratti dalle vittime pezzi di bomba: anche questi spariscono. Si parla di una strana telefonata dal ministero degli Interni. Erano arrivati degli avvertimenti ai giornali di Brescia, da parte di Ordine Nero: “state attenti!”.

È indubbiamente una strage fascista: art. 422 del codice.
È anche una strage politica: art. 285 del codice.

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